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DANIELA SBROLLINI: il futuro dello sport è nelle sue mani
05/10/2017

L'ONOREVOLE DANIELA SBROLLINI HA PRESO A CUORE LA CAUSA DELLO SPORT FACENDOSI PROMOTRICE DEL DISEGNO DI LEGGE CONCERTATO CON ANIF, MIGLIORATO CON INTEGRAZIONI DI SOSTANZA E APPOGGIATO DA TUTTE LE PIÙ CREDIBILI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL SETTORE. UNA RARA PERSONALITÀ POLITICA CHE SPICCA PER COMPETENZA, SENSIBILITÀ SOCIALE E AGIRE DETERMINATO PER IL BENE DEL PAESE.

Inesauribile, decisa, preparatissima e relazionale: non stiamo parlando di un marziano in parlamento, ma di una grande Leader che si è fatta carico di un compito forse improbo, ma vitale per il settore sportivo, con ricadute vantaggiosissime per il sistema Paese. Infatti l’attesa norma attiene a sociale, salute, prevenzione, welfare e, ovviamente, definitiva regolamentazione di un settore: ambito che, con oltre 2 milioni di addetti, da più di due decenni attende una Legge che dia dignità e certezze ad operatori, società sportive e all’enorme indotto (cittadini, industria, enti locali) contando su regole chiare e al passo con i tempi.

L’Onorevole Daniela Sbrollini si batte da quasi due anni perché la legge, abilmente integrata da sue felici intuizioni afferenti a promozione dello sport nelle scuole, educazione al movimento e valorizzazione dell’impegno di ragazzi che eccellono nell’agonismo e nello studio, ha anche il grande merito di ascoltare tutte le parti che compongono lo sport system nazionale. Il tratto che la distingue di più è la sua apertura piena a lavorare in team, ottimizzando così il portato della legge che sembra vicina al traguardo finale, anche se le insidie e gli ostacoli, secondo un copione molto italiano, si sommano ogni giorno. Forse qualcuno avrebbe potuto demordere, non certo lei, Daniela Sbrollini, la quale, forte di incrollabile e contagioso ottimismo, edificante equilibrio e preparazione persuasiva convince tutti, con un consenso trasversale dell’opinione sportiva: un corale sostegno che non può essere ignorato da parlamento e governo. A significare che se la legge non dovesse passare entro questa Legislatura, le responsabilità andranno ricercate in chi ha osteggiato una norma che è indispensabile per l’Italia intera.

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dot-red Onorevole Sbrollini, a tutti i più importanti congressi e convegni è intervenuta, con inusitate competenza e brillantezza, per condividere con il settore il percorso che dovrebbe concludersi con l’approvazione della legge di cui è la prima firmataria. L’obiettivo condiviso sembra vicino, ma, da esperta in vicende parlamentari, quanto prossimo e cosa può ancora rallentare l’iter?

La legislatura non è ancora terminata e questo provvedimento è da tempo all’analisi della VII Commissione della Camera. Ci sono ancora i tempi per un’approvazione parlamentare, se non dovesse essere così i contenuti della legge potrebbero essere inseriti in un decreto. Anche il Ministro dello Sport, Luca Lotti, ne riconosce l’importanza.

dot-red È stucchevole e sorprendente come una Legge che trova pieno appoggio anche da parte di politici di schieramenti opposti, possa subire intralci e tentativi di far prevalere disegni di legge “antichi” già nella loro ideazione. Cosa può fare il settore per dare più forza alla sua meritoria azione e come ogni operatore o società può far sentire l’appoggio pieno alla Legge Sbrollini?

Il settore in questi anni si è davvero già speso molto. L’impegno di realtà come ANIF e Acquanetwork, collegate a UNASS, attive e radicate in tutto il territorio nazionale, è stato decisivo per supportare il mio lavoro e quello delle altre forze politiche nel far arrivare forte in parlamento il segnale della necessità di una riforma. Ora è compito della politica, che deve fornire nuovi strumenti normativi per consentire a tutto il settore di crescere ulteriormente, contribuendo all’occupazione e allo sviluppo del nostro Paese. I rallentamenti sono dovuti al grande lavoro del parlamento su moltissimi temi, non vedo ora intralci dovuti a contrarietà nel merito del testo che abbiamo scritto nella proposta di legge.

dot-red Tutti i settoristi più accorti e desiderosi di vivere una nuova stagione premiante per il comparto, non fanno che chiedere quando si arriverà all’approvazione, per escludere definitivamente di essere vessati da iniqui controlli arbitrari e concorrenza sleale. Secondo lei, chi può avere interesse a rifiutare una legge che ha solo grandi più e nessun meno?

Le autorità giudiziarie e la guardia di finanzia operano con grande impegno nel rispetto delle leggi e nel rispetto dei regolamenti. Purtroppo, spesso, questi sono difficili da interpretare; la politica, una volta approvata la legge, nulla può contro la burocrazia, non esiste un reale potere di controllo dell’applicazione corretta delle leggi. Questa ipotesi di riforma quindi è necessaria. È stata costruita condividendo i contenuti con centinaia di realtà sportive del nostro Paese e migliaia di operatori del settore, dai più piccoli ai più grandi, è una legge chiara, semplice, che rivoluzionerà non solo il modo di fare impresa attraverso lo sport, ma anche il rapporto tra imprenditori, lavoratori e fisco.

dot-red I grandi “più” sopra evocati: può indicare molto sinteticamente quali sono i passaggi che meglio elevano tale legge a norma universalmente risolutoria per lo sport italiano?

Innanzitutto una regolamentazione chiara e semplice dello sport dilettantistico per il nostro Paese, soprattutto dal punto di vista sociale e fiscale e finalmente la possibilità di veder riconoscere agli imprenditori il giusto profitto per quando investito nello sport. Inoltre il provvedimento vuole introdurre la normalizzazione di tutti i contratti per le prestazioni dei collaboratori. Più tutele e garanzie per i giovani che vogliono intraprendere la propria carriera nel mondo dello sport. Infine un vero riconoscimento dell’attività motoria e sportiva come essenziale elemento di benessere sociale e socio-sanitario.

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dot-red Nella sua incessante azione di Parlamentare, focalizzata sulla Legge, ma divisa anche su altri fronti – è anche Vicepresidente della Commissione XII Affari Sociali e responsabile nazionale Sport del PD – cosa oggi le dà conforto e cosa la preoccupa invece di più?

Questa legislatura sarà ricordata come la Rivoluzionerà non solo il modo di fare impresa attraverso lo sport, ma anche il rapporto tra imprenditori, lavoratori e fisco Ci sono ancora i tempi per un’approvazione parlamentare, se non dovesse essere così i contenuti della legge potrebbero essere inseriti in un decreto legislatura dei diritti, e dell’innovazione sotto il profilo socio-sanitario e assistenziale per i cittadini. Sono particolarmente orgogliosa del lavoro svolto nella mia commissione in questi primi 4 anni e mezzo. Mi preoccupa purtroppo l’instabilità politica, che non consente alla politica di programmare le grandi riforme di cui necessitono il Paese nel suo complesso e tutti i settori che lo compongono. Lo scorso 4 dicembre abbiamo perso una grande occasione.

dot-red Da rivista che da sempre, con EAA, ANWK, ANIF e UNASS dà pieno sostegno al suo faticoso percorso, siamo rimasti molto positivamente impressionati non solo dal testo normativo, ma anche da quanto lei stessa, separatamente, aveva già considerato con il suo primo disegno, oggi integrato in quello della legge quadro dello sport. Può fare qualche cenno ai punti salienti da noi molto condivisi?

La mia prima proposta di legge in ambito sportivo, la 3309, disponibile online, è una legge quadro valoriale e politica su come intendo lo sport, con alcune novità che penso siano fondamentali per il settore. Credo fortemente nella necessità di valorizzare le figure che operano nel contesto sportivo, chi ha un’adeguata formazione deve vedersi riconoscere la propria professionalità, ecco perché ho proposto di istituire le figure professionali del manager dello sport e dell’educatore/ scienziato motorio. Inoltre quella proposta di legge intende sostenere il percorso dei giovani atleti, tutelandoli e favorendo la conciliazione dei tempi scuola-sport, ed infine sostenere economicamente e agevolare i giovani ed i pensionati a seguire un percorso sportivo dilettantistico, fondamentale per la loro crescita, per il loro benessere.

dot-red daniela-sbrollini-5Oltre ad essere una deputata che merita il plauso di tutto il nostro comparto, è prima di tutto mamma di un bellissimo bambino. Non crede che la sua legge sia fondamentale anche per i nostri figli e, al contempo, aiuti a far crescere la cultura e l’educazione sportiva di una popolazione che ha slanci sportivi solo come tifo calcistico e nessuna diffusa propensione ad una vita motoriamente attiva?

La ringrazio davvero. Certamente l’auspicio più grande di chi fa politica è quello di contribuire a migliorare la propria comunità per il proprio tempo e per il futuro, mio figlio ha quasi 7 anni, ed è un bambino decisamente sportivo. L’auspicio è proprio quello di consentire alle realtà sportive di operare sempre meglio e con le giovani generazioni. Contemporaneamente serve che la miglior cultura sportiva trovi spazio nella vita quotidiana delle persone, i giovani devono provare tutti le discipline, calcio compreso, secondo i loro desideri, secondo una varietà di esperienze che consenta loro di crescere in maniera sana. La scienza ci dice che lo sport è decisivo per il benessere psicofisico e sociale, una popolazione sportiva è una popolazione che può guardare con maggior fiducia al futuro.

dot-red Solo nel settore piscine/wellness gli operatori sono più di 470.000, mentre il mondo sportivo supera i 2 milioni di addetti: ma al Governo e a livello partitico queste consapevolezze sono diffuse o manca la percezione di cosa significhi sport sotto il profilo sociale e lavorativo e di come questo settore possa autosostenersi?

Purtroppo manca parzialmente la consapevolezza di che cosa significhi lo sport in Italia, spesso i più conservatori hanno un’idea dello sport legata solamente al tempo libero. La concezione che ho io di sport invece è completamente diversa, vedo non solo in esso un’occasione di svago e di divertimento, ma il vero e proprio centro delle politiche di welfare per i cittadini. Quando si parla di sport parliamo di educazione, di salute, di integrazione, opportunità per i giovani. I numeri dello sport e l’interdipendenza dello sport con gli altri settori ci fanno comprendere come questa branca sociale meriti maggior attenzione da parte della politica, e anche maggiori investimenti pubblici. La riforma che ho in mente certamente contribuirebbe ad innescare una leva virtuosa di investimenti privati. Il CONI in questi anni sta svolgendo un ruolo straordinario in tal senso, ma i cambiamenti, nel nostro Paese, non sono mai rapidi.

dot-red In ogni contesto professionale c’è per ognuno una parte che appassiona di più. Nel suo caso, come politica di successo e Parlamentare apprezzatissima, cosa la motiva maggiormente e come vorrebbe ottimizzare le sue azioni e tempi se lo scenario istituzionale italiano lo consentisse?

daniela-sbrollini-4_1Ho intrapreso quest’avventura nel mondo dello sport da quasi 3 anni, quando Matteo Renzi mi chiese di occuparmene per il Partito Democratico. Alla base però c’è una passione sportiva che coltivo fin da giovanissima. È un impegno che mi sta regalando molte soddisfazioni, consentendomi di viaggiare in tutto il Paese e conoscere le più importanti e positive realtà del mondo sportivo italiano, pubbliche e private. Allo stesso tempo ho modo di rendermi conto da vicino dei principali problemi delle categorie che compongono lo sport e che si trovano quotidianamente a dover affrontare. Amo tutti gli sport, e ne sto conoscendo bene sempre di diversi; lo sport è un mondo decisamente dinamico ed in continua evoluzione. Vorrei poter continuare ad occuparmi di sport dentro il parlamento così da poter direttamente portare le istanze del mondo sportivo all’attenzione dell’attualità politica e delle norme che possono sempre migliorare. Questo settore ha delle potenzialità ancora inespresse e può contribuire in maniera decisiva al benessere di tutti i cittadini e alla crescita economica dell’Italia.

“Abbiamo bisogno di un’unica legge che non metta nelle condizioni voi del settore di andare ad interpretare norma per norma. L’approvazione della legge avverrà entro la fine della legislatura come ha detto anche il Ministro Luca Lotti; Governo, Parlamento, associazioni di categoria e sportivi dilettanti convergono sulla necessità di una riforma e sui punti chiave inseriti nel mio progetto di legge.”

 

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