In copertina
La piscina indoor inclusiva e per tutti va ripensata per avvicinare una nuova “popolazione acquatica” e puntare su marginalità più alte – foto Aquamore di Villafranca VR – archivio Myrtha Pools
La ripartenza, molto complicata da incertezze e troppi limiti di questo periodo difficile, impone di avere idee nuove e soluzioni che permettano di interpretare una nuova era della piscina, molto differente da modelli prevalenti prima del Covid-19. Meglio disporre di vasche ideali per tutti (poco fonde, sicure, a temperature medio-alte), come sovente non sono le piscine tradizionali. Ma non scoraggiamoci, perché pur contando solo su vasche di vecchia foggia, abbiamo l’opportunità di rielaborare l’idea di servizio in piscina, orientando offerta e attività su nuove categorie di clientela che soppianteranno target per troppo tempo considerati irrinunciabili nonostante la marginalità nulla: le scolaresche alla mattina su tutti. Servono un pizzico di visione sostenuta dal coraggio di cambiare. Se poi disporremo anche di vasche inclusive pensate per divertire e svolgere attività in verticale accessibile per chiunque, sicuramente saremo avvantaggiati.
Editoriale
p.04 - LO SPORT È SALUTE... PER POCHI? - Marco Tornatore - link
In evidenza in questo numero
FITNESS
p.20 - La palestra virtuale: opportunità e limiti - Gianfranco Mazzia - link
p.24 - Lockdown, the day after - Gerardo Ruberto
AQUAPOOL
p.32 - Imprese: le associazioni di categoria - Marco Tornatore
POOL
p.40 - La “vera” palestra in acqua - Francesco Confalonieri
p.44 - La nuova idea di attività in acqua - Stefano Candidoni
VAS
p.50 - La risposta per il futuro: small group project - Fabrizio Cantarini
MANAGEMENT
p.54 - Sponsorizzazioni e pubblicità, materia controversa - Alberto Succi
p.62 - Alessandro Valentini: Piscina e insidie - La Redazione