Anche se ho il privilegio di aver vissuto tante esperienze internazionali, non nascondo che l’emozione di svolgere alcune lezioni, di fronte a centinaia di istruttori, alla recente IAFC a Daytona in Florida, è stata molto forte; e anche la tensione! Noi istruttori, ancorchè qualificabili come International Trainer, siamo esseri umani, per questo, quando stiamo per affrontare un evento importante siamo emozionati e, al tempo stesso, un po’ preoccupati nel non riuscire a dare il meglio di noi. Questo però dovrebbe essere anche il senso di responsabilità che accompagna ogni Professionista/Istruttore, nella sua piscina con i propri allievi di tutti i giorni. Tornando a Daytona, nonostante lo stato emotivo mixato alla carica adrenalinica, l’energia creatasi in vasca e i sorrisi delle persone hanno riempito di gioia il mio cuore. Ho avuto la fortuna, inoltre, di incontrare allievi molto appassionati e curiosi di conoscere i dettagli teorici dell’allenamento svolto in acqua; e questo ha dato ancora più valore al lavoro svolto.
Ogni anno nel viaggio di ritorno da IAFC, sento l’esigenza di fare una riflessione rispetto al mio percorso umano e professionale: penso di essere una persona molto fortunata perché ho avuto la possibilità di trasformare la mia passione in un “lavoro”; se questo è stato possibile devo ringraziare, oltre ai miei cari, tutti i formatori e professionisti incontrati negli anni, che mi hanno trasmesso gli strumenti necessari per diventare un’istruttrice orgogliosa del lavoro che svolge.
Traslando la mia riflessione a quanto ogni Istruttore può considerare nel proprio percorso, credo che questi pensieri dovrebbero accompagnare tutti, o meglio, tutti coloro che con coscienza, senso di responsabilità e alta professionalità si aggiornano, si confrontano, elevano le proprie competenze, formandosi, in corsi, seminari, convegni ed eventi come è IAFC o è il prossimo Aquafitness Days di fine agosto.
Se dovessi dare un consiglio agli aspiranti o ai nuovi istruttori, suggerirei di essere curiosi, di avere “fame” di conoscere cose nuove, di cercare le risposte ai dubbi professionali che si incontrano lungo il percorso lavorativo. Sono proprio i dubbi che ci stimolano a trovare risposte e nuove conoscenze.
Credo che per noi “tecnici” l’aggiornamento e la formazione costante siano un’esigenza professionale e un dovere nei confronti degli allievi che si affidano a noi istruttori, durante le ore di lezione. Consiglierei inoltre di ricercare la contaminazione con culture ed approcci differenti; ritengo che focalizzarsi su un unico punto di vista, per quanto possa essere “comodo e rassicurante”, sia limitante.
“Siate coraggiosi, non abbiate paura di mettere in discussione le vostre idee professionali, perché è proprio quando ci si ferma a ragionare che avviene il salto di qualità”.
Grazie allo scambio culturale, instaurando nuovi legami e nuove sinergie professionali utili per crescere professionalmente, IAFC continua ad essere un evento di grande successo, come lo è Aquafitness Days per l’Europa e il nostro Paese.