è stato per noi un vero onore averla premiata come Sport & Wellness Star 2017, per la categoria Sport e Salute, in occasione del recente convegno ANIF che l’ha vista protagonista. Le riconosciamo grandissimi meriti per quello che ha fatto, quello che fa e continuerà a fare per il mondo sportivo e per l’alta reputazione che assicura allo stile italiano nel mondo, grazie alla sua ineguagliabile azienda; tuttavia, nella circostanza del Convegno ANIF ha espresso idee che non condividiamo in toto.
Acquanetwork è associazione di categoria unica in Italia, aggregando società sportive/ gestionali e imprese produttrici e fornitrici del settore piscine, wellness, sport: le seconde hanno rilevantissime affinità con Technogym. Non riteniamo che i fitness club e le piscine, solo per la mancanza del profilo di società di capitale, siano tacciabili di essere sacche di evasione, nero e sommerso che alimentano concorrenza sleale verso chi osserva le regole; vero è che una parte delle asd e ssd, forse più operanti nel settore fitness, ma anche in ambito piscine, non sono ligie al dettato normativo e ricorrono ad espedienti fuori legge.
Ma, molto onestamente, cosa avviene con società di capitale che agiscono in settori come medicale, industriale, del commercio?
Le aree negative del nostro ambito, nel quale lei opera brillantemente da oltre 30 anni, fotografano il meglio e il peggio del nostro Paese.
Nello specifico, se il settore fitness conta oltre 6.300 club, molti dei quali forse sono causa di concorrenza sleale, 4.000 sono invece le società afferenti all’ ambito acquatico e che gestiscono piscine: queste sono per buona parte rettamente guidate anche se no profit, perché, con la legge attuale, la sostenibilità gestionale è assicurata solo se si è ssd o asd a rl, senza possibilità di avere utili, con marginalità risicatissime, lavoro incessante per 12 mesi l’anno (per le piscine l’estivo è spesso un periodo strategico), collaboratori che superano anche il centinaio per un singolo complesso, e la vulnerabilità derivante da controlli vessatori di INPS, Ispettorato del Lavoro, Agenzia delle Entrate e molto più.
Senza contare poi l’estrema professionalità che va messa in gioco nel rispetto delle complicate normative cogenti in materia di qualità dell’acqua e degli ambienti.
La stragrande maggioranza di queste società, imprese di nome ma non di fatto, finché non verrà approvata la legge dello sport, cui lei stesso ha dato il sostanziale contributo perché diventi la norma di riferimento – altro suo grande merito, che può oggi condividere con ANIF e l’On Daniela Sbrollini - e regolamenti un ambito che oggi è ventre molle della legislazione nazionale, sarà obbligata ad avere tale ragione sociale; ecco perché ANWK e il settore piscina attendono con fiducia il traguardo di una definitiva regolamentazione, dove, invero, è lecito che moltissime delle 73.000 società sportive italiane restino no profit, perché non potrebbero avere altra configurazione. Una società che fa judo, nuoto agonistico, ginnastica artistica, calcio giovanile che inquadramento potrebbe avere?
Le vere e strutturate società sportive e di gestione hanno un valore che mai potrà essere quello di una vera società di capitale, ma si stagliano per l’alto profilo sociale riassumibile in servizi offerti alla collettività, dai bambini di pochi mesi alle persone della quarta età, perseguendo quella cultura del movimento funzionale al grande progetto di welfare di cui lei è fra i promotori, ovvero stimolare la popolazione ad una vita motoriamente attiva, in acqua, in palestra (quasi ogni piscina ha attrezzature sovente delle sua azienda) o all’aperto. Ogni Italiano motoriamente motivato è un successo per noi come lo è per lei, perché se anche non possiamo contare su società di capitale, abbiamo convergenze fortissime. Il nostro auspicio è che possa un domani comprendere meglio cosa sia il nostro ambiente, contiguo al fitness, ma con identità e specificità molto proprie che le piscine inevitabilmente devono avere e che ANWK tende ad interpretare al meglio e a proteggere, per favorire la crescita di un intero comparto sportivo, che parte dalle ssd e arriva all’industria di settore, collocando al centro di ogni attenzione e scelta il cittadino.
Con stima
Associazione Acquanetwork
La Presidente
MANUELA LOVO
Manuela Lovo e Marco Tornatore, Presidente e Vicepresidente di Acquanetwork