dal Blog Questione di Stile a cura di Stefano Arcobelli
Emergenza coronavirus e gestione piscine. Il 19 marzo 2020 s’è svolta una conferenza da cui sono emerse proposte concrete da parte degli operatori che chiederanno aiuti per ripartire prima possibile con l’attività. Ecco i contenuti.
L’idea vincente di unità convince tutti, con pragmatismo e volontà di farcela: Happy Aquatics ne farà il manifesto per il settore e sarà il tema centrale del Summit in programma il prossimo novembre a Milano. Il movimento volto ad Unire e alimentato dagli attori del comparto piscine/società sportive cresce rapidamente come attesta l’ultima videoconferenza del 18 marzo, partecipata da esponenti più rappresentativi del settore, in particolare i Comitati Regionali della Fin che sono a stretto contatto con la base da cui dipende la salute dell’intero settore. Le difficoltà ci sono, alcuni già penalizzati prima, ora sono in ginocchio, ma, facendo astrazione dalle tragedie e dalla contingenza attuali e dalle incertezze sui tempi per la ripresa delle attività, prevale un ottimismo condiviso, persuasi che, forti di un’ unione da allargare a più impianti e società possibile e rivolgendosi alle istituzioni nazionali e agli enti locali con la voce corale e coesa del sistema piscina/sport nazionale, si può sicuramente vincere questa sfida, senza lasciare indietro nessuno. Contano la compattezza degli addetti ai lavori, le convergenze con altre realtà sportive, il sostegno sistemico che le imprese sono pronte ad offrire, le figure cui in questa fase si reputa di affidare il compito di rappresentarci, in ragione di caratura e capacità di incidere: Paolo Barelli, come referente per tutte le società sportive da una parte, e Giampaolo Duregon (Anif) per le relazioni con gli ambienti governativi, sperando che a loro possano affiancarsi altre personalità di pari valore.
Indicando tutti il modello Liguria come esempio per l’Italia dello Sport, il vicepresidente Fin regionale, Alessandro Martini, ha sottolineato “sembrava impossibile, ma le difficoltà da superare e il buon senso dei dirigenti hanno permesso di unire 47 società alla guida delle 100 piscine della Regione” con la chiosa di Andrea Biondi, gestore ligure “Dobbiamo tutti fare un passo indietro per farne due avanti”. Dal confronto fra rappresentanti di 5 Comitati Regionali Fin (Calabria, Veneto, Toscana, Sardegna, Liguria), Gestori di piscine, Anif, Assonuoto, Assopiscine, EAA, Polo della Salute emerge che oggi due siano le fasi da considerare: quella della prima emergenza e quella successiva, per dare fiato ad una ripresa che proietti le piscine verso un futuro senza incertezze.
Emergenza e priorità condivise. Stimare entità danni e prime necessità per le piscine: distribuzione di questionario a riguardo. Liquidità: proroga abbonamenti ai mesi post estate o 2021; congelare canoni agli enti locali. Necessari Fondo di Garanzia, accordo con Abi, sostegno dei Comuni. Sospensione pagamento bollette per le utenze per almeno prossimi 8 mesi. Avere più voce con il Governo, per ottenere molto di più come comparto a fortissima valenza sociale: documento unico e condiviso da presentare. Fase di ripartenza e rilancio: Allungamento delle concessioni e rivisitazione accordi con Comuni ed enti pubblici; Iva al 4% e acqua a costo sociale per tutte le piscine italiane. Eliminare tutta la burocrazia che sta facendo morire le piscine. Personale inquadrato come merita e non confinato a precariato cronico e senza tutele.
Manuela Lovo (presidente Anwk, ora in Anif); Giampaolo Duregon (presidente Anif); Alessandro Valentini (presidente Assonuoto); Ferruccio Alessandria (presidente Assopiscine); Massimo Cicognani (vicepresidente Anif); Fabrizio Rampazzo (Happy Aquatics); rappresentanti dei Comitati Regionali Fin: Roberto Bresci (presidente Toscana); Roberto Cognonato (presidente Veneto); Alessandro Martini (vicepresidente Liguria); Danilo Russu (presidente Sardegna); Alfredo Porcaro (presidente Calabria); Gerardo Ruberto (Polo della Salute e incaricato relazioni con Paolo Barelli); Francesco Confalonieri (EAA, referente categoria medici sportivi); Stefano Candidoni (vicepresidente EAA); Andrea Biondi (Ankw-Anif, gestore); Paolo Gecchelin (Anwk/Anif, gestore); Giovanni Mandelli (gestore); Antonio Baldetti (Assonuoto: gestore); Marco Tornatore (Anwk/Anif, quota Imprese).
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